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La storia della città di Tunisi è indubbiamente esempio di un cosmopolitismo che precede, e in qualche misura ingloba, le costrizioni dovute al protettorato e alla presenza di una comunità francese politicamente dominante dal 1881 al 1956.

La storia della città è una storia plurale, una storia mosaico, che si compone delle vicende delle differenti comunità che vi hanno vissuto e che hanno contribuito a edificarla. La comunità italiana è stata la più importante fra le comunità europee. La Porta del Mare, che separa la città araba da quella europea, è il simbolo che abbiamo scelto per narrare le vicende della città e quelle degli italiani di Tunisia.


Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Università di Cagliari

e-mail: manduchi@unica.it

Professore associato in Storia dei Paesi islamici, fra i suoi interessi di ricerca la storia delle comunità italiane in Tunisia nel periodo coloniale francese (1881-1956). Altri campi di indagine, nel corso degli anni, tematiche relative al fondamentalismo islamico, al pensiero politico nel mondo arabo, alla diffusione delle categorie gramsciane nell’odierno dibattito politico e culturale dopo le cosiddette Primavere arabe.
Fra le sue pubblicazioni attinenti:
– La presenza italiana in Tunisia e il suo ruolo nello sviluppo della stampa, in Africana, Pisa, ottobre 2000, pp. 133-147
– Per una storia degli italiani in Tunisia. Gli anni dell’antifascismo: la figura e il ruolo di Velio Spano, in Studi Mediterranei ed Extraeuropei, Edistudio, Pisa, 2002, pp. 193-219

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