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Gli ebrei hanno avuto una presenza continua in Iran fin dai tempi di Ciro il Grande, agli albori dell’l’Impero achemenide. Oggi, la grande comunità di ebrei iraniani, ritrova la sua dimensione spaziale nella capitale, Teheran, una megalopoli multiculturale e centro delle aspirazioni cosmopolite di un popolo stretto nelle restrizioni della politica.

La città, specchio di una nazione multietnica, con le sue undici sinagoghe, si presenta come un luogo aperto e di convergenze, come uno spazio fluido di interazioni umane e religiose. Più di altre città in Iran, Teheran è diventa oggi una città di appartenenza e condivisione, dove, almeno nell’ultimo secolo, si è concentrata la vita culturale e le attività socio-politiche che hanno influenzato, di rimando, tutto il Paese.


Dipartimento di Scienze politiche e sociali
Università di Cagliari

e-mail: m.mereu90@live.it

Monica Mereu è dottoranda all’Università di Cagliari in Storia, Beni Culturali e Studi Internazionali. Il suo progetto analizza il processo di integrazione della componente femminile ebraica a Tehrannel passaggio dall’era Pahlavi all’ascesa di Khomeini. Nel 2018 ha conseguito la laurea magistrale in Storia e Società magna cum laude, con all’attivo numerose esperienze universitarie internazionali. Per un semestre è stata studentessa di storia all’Università di Teheran e ha studiato persiano presso l’Università di Cagliari e successivamente presso il Dehkhoda Lexicon Institute di Teheran.

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